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Sinclair ZX Spectrum 48K


Sinclair ZX Spectrum originale, anno 1982, foto di Bill Bertram

Sinclair ZX Spectrum 48K – foto di Bill Bertram ( da Wikimedia Commons, CC BY-SA 2.5 Deed ) [1].


0 – 40 anni fa

Fu nel 1983, che per i buoni risultati scolastici i miei genitori mi regalarono il Sinclair ZX Spectrum da 48K [2].
Alcuni miei cugini l'avevano già da diversi mesi, e a casa di uno di loro non solo giocai, ma iniziai a studiare il BASIC sul manuale incluso nella scatola del produttore. Mi appassionai, e feci presente ai miei il desiderio di averne uno.

Con quella macchina imparai i primi rudimenti della logica e della programmazione, nonché mi svagai con i videogiochi. Al contempo, la lettura de “Il Signore degli Anelli” di J. R. R. Tolkien ( Rusconi ) aprì in me vasti paesaggi umanistici.


Sommario

1. Cenni sul contesto. Il Sinclair Basic
2. Alcune specifiche
     2.1 – Il colour clash
3. L'antagonismo con il Commodore 64
     3.1 – Retro Computer n. 1
4. Le versioni ufficiali
     4.1 – ZX Spectrum +
     4.2 – ZX Spectrum 128
     4.3 – Gli anni dell'Amstrad
     4.4 – ZX Spectrum Next
5. Sitografia
6. Conclusioni



1 – Cenni sul contesto
Il Sinclair Basic


A partire dalla seconda metà degli anni '70 – vogliamo porre qualche pietra miliare nel ginepraio di macchine popolari ? Dico l'Apple II [3] e le console per i videogiochi ( le più evolute erano anche espandibili con tastiera e linguaggio Basic ) – ci fu il primo boom dell'infomatica domestica cioè degli home computer che fino alla metà del decennio successivo avranno tipicamente un cuore ( il microprocessore centrale ) a 8 bit, e prezzi via via abbordabili da tutte le famiglie occidentali.

Due marche spiccarono nel mercato europeo occidentale : Commodore e Sinclair.

In Italia, i “pionieri” avevano già acquistato il Commodore VIC 20 oppure il “misterioso” Sinclair ZX81, che ostentava una tastiera a membrana piatta e piena di comandi e simboli stampati : com'era tipico per quella categoria di macchine, all'accensione l'utilizzatore entrava nell'interprete BASIC e usava l'interfaccia a riga di comando per operare, e quel piccolo computer nero facilitava l'immissione dei comandi visualizzando l'intera parola-chiave con il tocco di un solo tasto, o di una combinazione di due, tre, anziché dovere digitare lettera per lettera. Una volta che ci s'impratichiva, era davvero un guadagno di tempo ed energie.

Il Sinclair Basic [4] non era derivato dal Microsoft Basic – diversamente da tanti altri linguaggi implementati nelle macchine a 8 bit – ma era stato sviluppato dalla società Nine Tiles Networks Ltd appositamente per il predecessore ZX80, poi ampliato nello ZX81, nello ZX Spectrum, e nelle versioni successive di questa macchina.





Logo del Sinclair ZX Spectrum con la celebre fascetta colorata – vettorializzato da Dan Patrick ( da Wikimedia Commons ) [5].


Il Sinclair ZX Spectrum uscì nel 1982 e divenne il più grande successo commerciale della casa di Cambridge ( UK ) con milioni di pezzi venduti nelle varie versioni, ed ancora oggi vengono prodotti modelli evoluti dalla base originale.


Sinclair ZX Spectrum originale, anno 1982, foto di Bill Bertram

Copertina del mensile MC Microcomputer n. 14 ( dicembre 1982 ) – da Lo ZX Spectrum in Italia [5b].


Sinclair ZX Spectrum originale, anno 1982, foto di Bill Bertram

Copertina del mensile MC Microcomputer n. 20 ( giugno 1983 ) – da Lo ZX Spectrum in Italia [5b].


2 – Alcune specifiche

Sullo Spectrum potrei scrivere due dozzine di post, e, magari, ne scriverò qualcuno.
Riassumo qui alcune caratteristiche del modello originale [6]:


Sinclair ZX Spectrum
Info e specifiche tecniche
Anno
1982
Paese
Regno Unito
Produttore
Sinclair Research Ltd
CPU
Zilog Z80A
CPU clock
3,5 MHz
RAM
16 kB, 48 kB
ROM
16 kB
Porte
1 porta per espansioni

1 uscita video analogico

2 porte per connettore audio jack da 3,5 mm
Tastiera
40 tasti in gomma
Testo
24 righe da 32 caratteri
Carattere
8X8 pixel
Colori
8+7
Risoluzione
256X192 pixel
Suono
1 beeper a 1 voce e 10 ottave
Linguaggio
Sinclair BASIC, linguaggio macchina


I programmi venivano registrati sulle normali musicassette e caricati con i mangianastri collegati alle porte per i jack audio, e quel supporto era di gran lunga il più usato per gli home computer : il floppy disk era disponibile ma ancora considerato prettamente “professionale”, e il drive costava sensibilmente più dello stesso computer.

2.1 – Il colour clash

Tipico dello Spectrum era il colour clash ( detto anche attribute clash ), cioè il conflitto di colori ( o di attributi ).

Come detto, in modalità testuale lo schermo veniva suddiviso in 32 colonne e 24 righe, e ogni carattere di 8X8 pixel era rappresentabile usando due colori : inchiostro ( ink ) e sfondo ( paper ). Questa impostazione persisteva nella grafica a 256X192 pixel, pertanto in ogni cella di 8X8 potevano essere usati solo 2 colori : tale limite contraddistingueva la macchina rispetto alle concorrenti e nei videogiochi non di rado gli elementi animati ( gli sprite ) pasticciavano i colori tra loro e con lo sfondo, costringendo i programmatori e gli artisti grafici a inventare espedienti che “nascondessero” il problema. Spesso prediligevano lo sfondo nero, sul quale risaltavano al massimo i colori cangianti.





Esempio del colour clash in un dettaglio dell'avventura dinamica “Everyone's a Wally” ( Micro-Gen, 1985 ) [7].


E' risaputo che sir Clive Sinclair non amava i videogiochi e pensava le sue macchine anzitutto per l'uso didattico. Senz'altro qualche trascuratezza in questa e nelle successive fu dovuta al suo peculiare punto di vista.
Tuttavia e nonostante quel limite, i programmatori e i grafici svilupparono autentici gioielli videoludici che accendevano la sincera invidia dei possessori di altri sistemi [8]: il successo come macchina videoludica fu eclatante, con migliaia di titoli ancora oggi disponibili per gli emulatori hardware e software.





Esempio di grafica ottenuta con il metodo 3colour ( 3 livelli di colore in rapida alternanza ) sullo ZX Spectrum – rendering di Ricnun ( da Wikimedia Commons, pubblico dominio ) [8b].


Nel corso del tempo sia alcuni cloni che le versioni successive della macchina base hanno offerto una migliore grafica, talvolta ottenuta con espedienti di tipo software [8c].

3 – L'antagonismo con il Commodore 64

Un confronto memorabile – direi “generazionale” – fu quello tra lo Spectrum e il Commodore 64.
L'home computer azzeccato da Jack Tramiel fu l'8 bit più venduto in assoluto nel mondo ( 25 milioni di pezzi ), e indubbiamente ostentava un hardware a prima vista più “professionale”:

● più memoria RAM ( 64K contro 48K );
● tastiera meccanica;
● 2 porte di serie per i joystick;
● 1 porta per le cartucce del software;
● un chip sonoro capace di gestire più canali;
● risoluzione grafica superiore;
● niente colour clash.

Di conseguenza costava nettamente di più : 737.500 lire [9] contro le 499.000 lire dello Spectrum 48K [10], 200+mila lire di differenza ( non era poco, al tempo ). La versione a 16K – la memoria poteva essere espansa successivamente all'acquisto, saldando gli ulteriori banchi di RAM sulla scheda madre – costava 398.000 lire [10] e a parere mio non conveniva.
Tuttavia :

● il Basic dello Spectrum era migliore;
● la CPU era più performante ( 3,5 MHz di clock contro 1 MHz );
● non ho mai avuto problemi con la tastiera gommosa che peraltro era molto comoda nella programmazione;
● usavo un'interfaccia ababstanza economica per connettere i joystick;
● pazienza per il sonoro;
● i colori erano più belli e brillanti.

Altri punti a favore dello Spectrum :

● mentre il C64 doveva usare il registratore proprietario per salvare e caricare i programmi, con lo Spectrum poteva essere usato un qualsiasi mangianastri con l'uscita stereo;
● il mercato del Sinclair era davvero molto vivace, con una grande offerta di interfacce e periferiche per tutti gli usi.

In breve, lo Spectrum era più adatto agli smanettoni e non mi pentii mai della scelta fatta.



Retro Computer n. 1, dicembre 2023, editore Sprea

Copertina di Retro Computer n. 1 ( Sprea, dicembre 2023 ) [11].


3.1

Ai grandi contendenti della prima metà degli '80 è dedicato il servizio di copertina del numero di Retro Computer attualmente in edicola ( dicembre 2023, Sprea )[11].
E' davvero una bella rivista, che consiglio sia ai miei cogenerazionali – nostalgia canaglia ! – che ai ragazzi più giovani per respirare l'aria di quell'epopea fondamentale.

4 – Le versioni ufficiali

Dello Spectrum vennero prodotte numerose versioni ufficiali nel corso degli anni, dopo le prime a 16K e 48K.
Ne annoto alcune.

4.1 – ZX Spectrum +

Lo ZX Spectrum + ( 1984 ) era semplicemente il 48K ricarrozzato con una tastiera nuova coi tasti in plastica e decisamente bella, nello stesso design del Sinclair QL.
Era possibile acquistare solo il case e montarvi dentro la scheda madre di un vecchio 48K ( 1 saldatura da eseguire ) e così chiesi al cugino ( aveva il saldatore e lo sapeva usare ) di adattare il mio.
Uno di questi giorni lo riaccenderò, appena avrò creato un minimo spazio nella mia stanza ...

4.2 – ZX Spectrum 128

Una macchina che mi piacerebbe avere è lo ZX Spectrum 128 ( 1985 ):

● 128 kB di RAM;
● 32 kB di ROM;
● Basic arricchito di comandi;
● chip sonoro AY-3-8912;
● 1 porta seriale RS-232;
● 1 uscita per monitor RGB;
● menu iniziale per entrare in modalità ''48 BASIC'' oppure ''128 BASIC'';
● tastierino numerico esterno.

Venne commercializzato dapprima in Spagna nel'autunno del 1985 e mesi dopo nel Regno Unito, pare per smaltire un po' gli Spectrum + che giacevano ancora nei magazzini. Una macchina davvero interessante nel suo genere, che però pagò il dilagare dei 16 bit ( Amiga, Apple IIGS, Atari ST ... ) e la crisi della casa madre.



Sinclair ZX Spectrum 128, anno 1985, foto di Bill Bertram

Sinclair ZX Spectrum 128 ( 1985 ) – foto di Bill Bertram ( da Wikimedia Commons, CC Attribution-Share Alike 2.5 Generic ) [12].


4.3 – Gli anni dell'Amstrad

Nel 1986, dopo gli insuccessi commerciali del QL e soprattutto del triciclo elettrico C5 – follia ! – Clive Sinclair vendette l'azienda alla rivale Amstrad di Alan Sugar.
Questa produsse lo ZX Spectrum +2 ( 1986 ) con tastiera meccanica, mangianastri incorporato, e altre migliorie, e lo ZX Spectrum +3 ( 1987 ) con un floppy disk driver incorporato al posto del mangianastri.
Come sopra : macchine interessanti, ma con qualche problema di retrocompatibilità e arrivate “a tempo scaduto” cioè quando il mercato domestico era oramai dominato dal Motorola 68000 e dai processori Intel a 16 bit.

4.4 – ZX Spectrum Next

Nel 2017, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi su Kickstarter per la realizzazione di una versione potenziata e aggiornata con alcune tecnologie moderne : lo ZX Spectrum Next [13].
Nel 2020 è stata lanciata la campagna per la Issue 2 che ha raccolto 1.847.106 £ su un obiettivo di 250.000 £ [14]: nonostante l'incasso ingente non mi risulta sia stata avviata una produzione su scala più larga, e pertanto solo i sottoscrittori hanno ottenuto una macchina e non è possibile comprarla altrove se non di seconda mano e a prezzi esorbitanti.
Nel frattempo, sono nati alcuni cloni del Next pure finanziati con il crowdfunding e pure andati esauriti in poco tempo.

Il design è meraviglioso, ed è una perfetta evoluzione dello stile del plus/128/QL disegnata ancora dal mitico Rick Dickinson [15].
Senz'altro a questa categoria di macchine dedicherò un post, per il momento vi consiglio di navigare le pagine listate nelle note.

5 – Sitografia

Decenni dopo la distribuzione del primo Spectrum, sono tanti gli appassionati vecchi e nuovi di questa meravigliosa macchina. E sono pure tanti i siti-web e le pagine online dedicate.
Compilare una lista esaustiva dei contenuti in rete sarebbe un'impresa quasi utopistica, ma devo pure cominciare, e allora inizio così :


Sinclair ZX Spectrum
Sitografia parziale
Lo ZX Spectrum in Italia ITA
MobyGames → lista dei giochi dello ZX Spectrum ENG
Old-computers.com → pagina dedicata ENG
Old Machinery → tag “zx spectrum” ENG
Spectaculator ENG
Spectrum Computing ENG
Spectrum for Everyone ENG
World of Spectrum ENG
World of Spectrum Classic ENG
ZX-Art ENG


6 – Conclusioni

Ci sarebbe tantissimo altro da scrivere su questo piccolo ma grande home computer : Basic, editoria italiana e straniera, cloni, emulatori ... nei prossimi mesi ne scriverò ancora.

Sulla Rivoluzione informatica domestica ci sarebbe altrettanto da discutere. Mi pongo e porgo una domanda :

è stata il cavallo di Troia degli odierni dispositivi di controllo capillari e pervasivi, oppure l'utopia di un mondo nel quale tutti gli esseri umani sarebbero stati in grado di programmare le macchine secondo le proprie specifiche necessità e voluttà ?

Sottolineo semplicemente che in quella finestra di tempo ventennale tra la metà degli anni '70 e la metà degli anni '90 l'umanità ha avuto la possibilità di dominare i processi ... anzi, di creare tout court i processi informatici. Infatti, BASIC – il linguaggio più diffuso in quel periodo – è l'acronimo di “Beginner's All-purpose Symbolic Instruction Code” ovvero “codice simbolico di istruzioni per tutte le esigenze del principiante”.

Potevamo fare di tutto ?

Sì.

E' stata una grande occasione sprecata ?

A guardare la società occidentale odierna ch'è fatta di automi obbedienti e passivi, sembrerebbe di sì. Ma io confido nello spirito degli anni '80 perché so bene che un piccolo fuoco caldo continua ad ardere in tutti noi che li abbiamo vissuti.

=

Note

[1] : ''File:ZXSpectrum48k.jpg'', Wikimedia Commons, [ https://commons.wikimedia.org/wiki/File:ZXSpectrum48k.jpg ].
[2] : ''1982. Lo ZX Spectrum conquista il mercato degli home computer. Sir Clive Sinclair si conferma pioniere dell’informatica moderna'', Enzo Mauri, 70-80.it, 20 settembre 2021, [ https://www.70-80.it/1982-lo-zx-spectrum-conquista-il-mercato-degli-home-computer-sir-clive-sinclair-si-conferma-pioniere-dellinformatica-moderna/ ];
vedi : World of Spectrum Classic, sito-web, [ https://worldofspectrum.net/ ].
[3] : Apple II History, sito-web, [ https://www.apple2history.org/ ].
[4] : ''Sinclair BASIC'', AA. VV., Wikipedia, [ https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sinclair_BASIC&oldid=135703443 ];
vedi : ''SINCLAIR ZX SPECTRUM – BASIC Programming'', Steven Vickers, World of Spectrum, [ https://worldofspectrum.org/ZXBasicManual/ ];
vedi : ''SINCLAIR BASIC'', World of Spectrum, copia salvata nell'Internet Archive il 13 ottobre 2002, [ https://web.archive.org/web/20021013211218/http://www.worldofspectrum.org/sinclairbasic/ ].
[5] : ''File:Sinclair ZX Spectrum-02b.svg'', Wikimedia Commons, [ https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sinclair_ZX_Spectrum-02b.svg ].
[5b] : ''Riviste'', Lo ZX Spectrum in Italia, [ https://zxspectrum.hal.varese.it/riviste.htm ];
vedi : ''Disclaimer'', [ https://zxspectrum.hal.varese.it/disclaimer.htm ].
[6] : ''16K / 48K ZX Spectrum Reference'', World of Spectrum, [ https://worldofspectrum.org/faq/resources/documents.htm ].
[7] : ''Everyone's a Wally'', World of Spectrum, [ https://worldofspectrum.org/archive/software/games/everyones-a-wally-mikro-gen-ltd ].
[8] : ''10 giochi leggendari per lo ZX Spectrum'', Iacopo Risi, Gameplay Cafè, [ https://gameplay.cafe/retrogaming/10-giochi-leggendari-per-lo-zx-spectrum/ ].
[8b] : ''File:Parrot zxrgb3.png'', Wikimedia Commons, [ https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Parrot_zxrgb3.png ].
[8c] : ''Tre immagini separate, comprendenti un livello rosso, verde e blu, vengono visualizzate rapidamente sullo schermo, una dopo l'altra, facendo affidamento sulla persistenza degli effetti visivi per unire i tre strati in un'unica immagine colorata. Il risultato è un'immagine a 8 colori in cui ogni pixel può essere colorato in modo indipendente.'';
trad. da : ''ZX Spectrum graphic modes'', AA. VV., Wikipedia, [ https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=ZX_Spectrum_graphic_modes&oldid=1194501287 ].
[9] : ''Listini prezzi Vic 20 e Commodore 64 (1984)'', Andrea Pachetti, Quattro Bit, 11 novembre 2019, [ https://quattrobit.blogspot.com/2019/11/listini-prezzi-vic-20-e-commodore-64.html ].
[10] : ''Listino Prezzi'' in ''SINCLAIR ZX SPECTRUM'', Il dizionario dei Videogiochi, [ http://www.dizionariovideogiochi.it/doku.php?id=sinclair_zx_spectrum#listino_prezzi ].
[11] : ''IL RITORNO DEI REDATTORI VIVENTI: Retro Computer, la nuova rivista in edicola!'', Archeologia Informatica, YouTube, 15 dicembre 2023, [ https://www.youtube.com/watch?v=cxnouYmbMP4 ].
[12] : ''File:ZX Spectrum128K.jpg'', Wikimedia Commons, [ https://commons.wikimedia.org/wiki/File:ZX_Spectrum128K.jpg ].
[13] : ZX Spectrum Next, sito-web, [ https://www.specnext.com/ ];
Facebook : [ https://www.facebook.com/groups/specnext/?locale=it_IT ];
Wikipedia : [ https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=ZX_Spectrum_Next&oldid=1190332720 ].
[14] : ''ZX Spectrum Next - Issue 2'', Kickstarter, [ https://www.kickstarter.com/projects/spectrumnext/zx-spectrum-next-issue-2 ];
vedi : ''L'erede del mitico ZX Spectrum è già un successo'', Alessio Caprodossi, Wired, 21 agosto 2020, [ https://www.wired.it/gadget/computer/2020/08/21/zx-spectrum-next-issue-2-successo-kickstarter/ ].
[15] : ''ZX Spectrum Next: final renders of the spectrum next'', Rick Dickinson, Flickr, [ https://www.flickr.com/photos/9574086@N02/albums/72157685519763101/ ].

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