Archivio
di Marco Poli
Uno schema che talvolta ricorre nella Storia dell'Informatica, è quello della coppia in affari costituita da un tecnico e da un commerciale.
Lo erano Paul Allen ( il programmatore ) e Bill Gates ( il commerciale ), Steve Wozniak e Steve Jobs, e altri.
Solitamente le testate mass-mediatiche adempiono al loro ruolo di servitori del Potere raccontando le gesta del testimonial in primo piano, il frontman latore dell'ideologia aziendale – le aziende GAFAM ( Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft ) e altre dominanti il settore informatico e tecnologico sono propulsive di radicali cambiamenti antropologici e sociali – ed omettono il secondo che non è però meno importante, oltre al dietro le scene in senso più ampio che è pure opacizzato.
Ed è accaduto anche nel ''caso Durov''.
1
Altra [0] diatriba che ha raggiunto l'acme nello scorso agosto, è stata quella che ha visto contrapposto lo Stato francese all'imprenditore russo 39enne Pavel Durov ( Павел Валерьевич Дуров ) il frontman dei due fratelli russi che hanno creato i social VK ( 2006 ) e Telegram ( 2013 ), e che, oltre a quella del Paese nativo, ha la cittadinanza emiratina, francese, e nevisiana ( Saint Kitts e Nevis oppure Saint Christopher e Nevis, arcipelago caraibico ).
Il fratello maggiore è Nikolaj ( Николай Валерьевич Дуров ) il capo programmatore, informatico e matematico russo, vincitore di 3 Olimpiadi della Matematica e di numerosi premi internazionali, nonché professore all'Istituto di matematica Steklov dell'Accademia russa delle scienze a San Pietroburgo ( Математический институт имени В. А. Стеклова РАН ). Una figura decisamente interessante che però è stata oscurata dai ''professionisti dell'informazione'' in favore del fisico palestrato e del faccino curato dell'altro, più spendibile mediaticamente per la platea imbesuita.
Non ho postato la vicenda perché ero impegnato in altre faccende ed anche perché è rimasta grosso modo avvolta nel feuilleton ch'è diventata nelle mani dei ''professionisti dell'informazione'', tuttavia ha palesato qualche retroscena interessante che ovviamente è da prendere con le pinze.
E' faticoso e disagevole, il farsi un'idea dello scorrere degli eventi sul vetro sporco della narrativa mainstream, spesso carente di dettaglie non di rado foriera di errori madornali.
2
Annoto un preambolo per coloro che sono totalmente a digiuno dell'argomento posto.
Gli attori della controinformazione italiana ed internazionale hanno trovato nelle chat di Telegram una sponda operativa efficiente per la trasmissione di dati e la discussione pubblica, aperta, e l'app omonima è diventata sinonimo di spazio per la libertà di parola di chiunque e, quindi, per l'esercizio di un fondamentale diritto costituzionale nelle tanto chiosate ''democrazie occidentali'' e in tutto il mondo.
Ovviamente, i cagnetti da guardia del Sistema detti ''fact-checker'' sono stati sguinzagliati contro la piattaforma { ... [1] ... }.
Ovviamente, i burocrati dell'Unione Europea hanno attenzionato quel social e altri con il maledetto Digital Services Act ( DSA )[2].
Già nella primavera, la società era finita nel mirino dell'Unione Europea per una sospetta comunicazione di dati falsi.
Secondo le regole del DSA, i siti sociali con più di 45M uteni nell'UE devono ottemperare a più obblighi, tra cui un controllo rinforzato dei materiali che gli utenti pubblicano in ottemperanza alla mitologica ''lotta alla disinformazione'' [3], dissimulazione di quella che, detta in parole più schiette, è censura.
La società Telegram LLC con sede a Dubai ( Emirati Arabi Uniti ) gestisce la piattaforma, e ha dichiarato 41M sul miliardo circa di utenti globali [4].
|